Nucleare, via libera Ue ad aiuti di Stato cechi e francesi

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Praga sostiene la realizzazione di una centrale a Dukovany acquistando direttamente l’energia, Parigi accorda 300 mln € a Nuward per ricerca e sviluppo sui piccoli reattori modulari.

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Doppio disco verde da parte della Commissione europea agli aiuti di Stato che Repubblica Ceca e Francia hanno deciso di destinare a progetti sul nucleare.

Nel primo caso il via libera è arrivato oggi (30 aprile) dopo che Praga ha accettato di modificare i termini del sostegno pubblico. La Commissione, infatti, aveva espresso dei rilievi a seguito di un approfondimento avviato nel 2022.

Nel dettaglio, la società Elektrárna Dukovany II (Gruppo ČEZ) prevede di realizzare una centrale da 1.200 MW a Dukovany (già sede di un analogo impianto), da far entrare in funzione nel 2036 per le operazioni di prova, mentre l’inizio delle attività commerciali è previsto nel 2038. Il sito avrà una durata operativa di 60 anni con teorico smantellamento nel 2096.

La Repubblica Ceca favorirà l’iniziativa stipulando un contratto di acquisto dell’energia attraverso una società pubblica che garantirà ricavi stabili alla centrale nucleare per un periodo di 40 anni (prima dei rilievi della Commissione erano 60).

Previsto anche un prestito statale agevolato per coprire la maggior parte dei costi di costruzione e un meccanismo di protezione contro eventi imprevisti o cambiamenti politici che potrebbero rendere impossibile la realizzazione del progetto.

Il governo francese, invece, ha concesso 300 milioni di euro a Nuward, controllata Edf, per portare avanti attività di ricerca e sviluppo di piccoli reattori nucleari modulari (Smr) sotto i 300 MW.

Si tratta del secondo pacchetto di sostegno al progetto della società dopo i 50 milioni di euro concessi da Parigi e validati dalla Commissione Ue a fine 2022.

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