Fotovoltaico nel 2013, la luce alla fine del tunnel?

I prezzi dei moduli continueranno a diminuire, molte altre aziende cadranno falcidiate dalla crisi da sovrapproduzione, ma nel 2013 la situazione del fotovoltaico comincerà ad assestarsi e le cose andranno meglio. La Cina diverrà il più grande mercato mondiale. Ci sarà un boom dei sistemi di accumulo. La previsione di IHS per l'anno che verrà.

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I prezzi dei moduli continueranno a diminuire, molte altre aziende usciranno dal mercato colpite dalla crisi da sovrapproduzione ma, nel 2013, la situazione del fotovoltaico comincerà ad assestarsi e le cose andranno meglio. Nonostante i prezzi in picchiata che faranno contrarre ancora il fatturato, infatti, le installazioni cresceranno e l’equilibrio tra domanda e offerta si ristabilirà, anche grazie allo sviluppo di mercati emergenti, come quello cinese, che diverrà il più grande al mondo. È questa la previsione di IHS per l’anno che verrà.

Dunque si intravede un po’ di cielo azzurro dopo la tempesta del 2012? Probabilmente, anche se la perturbazione non è ancora passata: prezzi dei moduli in caduta libera e sovrapproduzione continueranno ancora fino a metà dell’anno prossimo. Se a fine 2012, dalle 750 del 2010, saranno rimaste sul mercato 150 aziende della parte più a monte della filiera, molte altre imprese integrate verticalmente – soprattutto in Cina – chiuderanno i battenti anche nel 2013: una previsione coerente con quella fatta nei mesi scorsi da GTM Research, che spiega come nei prossimi 3 anni il 60% dei produttori chiuderà o verrà acquisito. Inoltre, le varie dispute commerciali in corso tra Cina e Usa e Cina ed Europa, fa notare IHS, non miglioreranno certo la situazione.

A causa della sovrapproduzione e del conseguente calo dei prezzi, il mercato mondiale del FV nel 2013 si ridimensionerà ulteriormente in termini di fatturato, anche se la diminuzione sarà meno pronunciata che nel 2012: dai 94 miliardi di dollari del 2011, si è passati ai 77 di quest’anno, mentre la previsione per l’anno in arrivo è di 75 miliardi (vedi grafico sotto).

Le cose, come detto, inizieranno a migliorare nella seconda metà del 2013, oltre al fatto che il contributo delle nuove tecnologie aiuterà a ridurre i costi di produzione. Infatti, i prezzi dei moduli si stabilizzeranno grazie a un maggiore equilibrio tra domanda e offerta.

Nello spingere le installazioni, un ruolo rilevante lo avrà il mercato cinese che, con 6 GW di nuovo installato previsti, diverrà il più grande del mondo. Si prevede che anche negli States il fotovoltaico crescerà molto, superando l’eolico in quanto a nuova potenza installata. Tra le nuove “rivelazioni” del FV mondiale, il report segnala la Romania, che ha un sistema di certificati verdi molto attraente per il FV e il Sud Africa, grazie all’ottima irradiazione e al nuovo sistema di aste.

Per il mercato europeo la previsione è che, dopo il declino di questi ultimi due anni, la situazione si stabilizzi: in alcuni Paesi permangono schemi incentivanti attraenti, mentre in altri mercati la grid-parity è ormai a portata di mano.

Il 2013 poi sarà l’anno dei sistemi d’accumulo: IHS prevede un notevole incremento del numero di impianti residenziali che verranno abbinati a batterie per massimizzare l’autoconsumo.

Riassume così la sua visione del 2013 del fotovoltaico Ash Sharma, direttore della ricerca sul solare a IHS: “L’industra del FV è nel mezzo di un periodo travagliato – colpita da tagli degli incentivi e prezzi in picchiata che stanno facendo male ai produttori di tutto il mondo, scossa da dispute commerciali tra gli attori principali e azzoppata dalle circostanze negative dell’economia mondiale – tuttavia ci sono alcune prospettive luminose all’orizzonte: le installazioni in aumento, la tecnologia sempre più efficiente e il fatto che la debolezza del mercato europeo, scosso dalla crisi economica, sarà compensata dall’emergere di mercati come quelli cinese e statunitense.”

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