Elezioni Usa, l’effetto Trump sulla transizione energetica

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Secondo Wood Mackenzie una vittoria repubblicana potrebbe tagliare di 1.000 miliardi di dollari gli investimenti “green”.

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La transizione ecologica è uno dei grandi temi nel dibattito statunitense in vista delle elezioni di novembre.

Ad approfondire la questione è stata la società internazionale di ricerca e analisi Wood Mackenzie.

In un breve documento si mettono nero su bianco le paure di molti: una vittoria repubblicana di Donald Trump “potrebbe rallentare le politiche di decarbonizzazione” portando con sé ritardi nella corsa a forme di energia più sostenibili e a una risalita del mercato fossile.

Variabili dell’equazione, secondo il documento pubblicato la scorsa settimana, sarebbero anche le relazioni Cina-Usa e il deficit pubblico di Washington.

Ma qual è il valore economico di questa prospettiva? Wood Mackenzie ha elaborato uno “scenario base” di transizione verso gli obiettivi energetici americani che stima in 7,7 trilioni di dollari gli investimenti cumulati prevedibili tra 2023 e 2050. “L’effetto Trump” su questo calcolo sarebbe di 1.000 miliardi di dollari in meno spesi per energie “green” e relative infrastrutture.

La crescita della potenza eolica, solare e di accumulo sarebbe inferiore del 25% rispetto allo scenario base nel 2050. Le riforme nei permessi per le nuove infrastrutture e le politiche commerciali potrebbero ulteriormente ostacolare gli investimenti nelle rinnovabili.

Occorre osservare che il report inserisce tra i settori della transizione energetica anche upstream gas, idrogeno e Ccus.

Esiste però una terza via, quella di un processo accelerato verso il target “net zero” in cui gli investimenti necessari al 2050 salgono 11,8 trilioni.

Ad aumentare è anche il tempo da aspettare per arrivare al picco della domanda di combustibili fossili negli Usa: nel 2030 per lo scenario base, nel 2040 con lo scenario ritardato.

Intanto, tra i risultati già ottenuti, nel report si evidenzia il caso della California dove la capacità di storage utility scale è aumentato di otto volte dal 2020, raggiungendo 8,4 GW, con la possibilità di arrivare a 11,7 GW a fine 2024.

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