Efficienza energetica, chiarimenti Ue sui contributi dei Paesi membri

Il documento della Commissione approfondisce l’articolo 4 della direttiva 2023/1791.

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L’articolo 4 della direttiva Ue sull’efficienza energetica 2023/1791 impone agli Stati membri di raggiungere collettivamente una riduzione dei consumi pari ad almeno l’11,7 % nel 2030 rispetto ai valori del 2020.

Per farlo ogni Paese stabilisce un contributo nazionale indicativo basato su una lunga lista di parametri, che sarà sottoposto a processi di vaglio e aggiornamento nel corso del tempo.

Per chiarire meglio i dettagli e la portata della misura, la Commissione europea ha approvato la raccomandazione 2024/1722, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Ue di oggi, 19 giugno 2024 (serie L).

In particolare, con questo documento si chiariscono meglio alcuni concetti base dell’art. 4 e, ad esempio, il calendario delle scadenze, le modalità di notifica, l’aggiornamento del Pniec, il “meccanismo per colmare il divario di ambizione” e il “meccanismo per ovviare ai risultati inadeguati”.

Non si tratta dei primi orientamenti forniti da Bruxelles, considerando la precedente raccomandazione 2024/1590, pubblicata il 4 giugno in G.U. e riguardante gli articoli 8, 9 e 10 della direttiva efficienza, in tema di obblighi di risparmio, regimi da attuare e misure alternative.

Il 24 maggio 2024, si ricorda, il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea – Legge di delegazione europea 2024″, che comprende anche la direttiva 2023/1791 sull’efficienza energetica.

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