DL Superbonus, non solo “spalma-crediti”

Al Senato passa l’emendamento del Governo ma ci sono modifiche anche per scadenze fiscali, aree sismiche, contenziosi e crediti in R&S.

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Non ci sono state sorprese nel voto di ieri in commissione Finanze del Senato al Ddl n. 1092 di conversione in legge del DL 39/2024.

L’emendamento “spalma-crediti” n. 1.0.1000 del Governo, che ha destato molte polemiche per l’applicazione del principio di retroattiva, è stato approvato, seppur con qualche modifica.

Le detrazioni Irpef relative a Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche maturate dal 1° gennaio 2024 saranno dunque dilazionate in dieci anni.

Almeno per il momento la misura non riguarda chi quest’anno opta o ha già optato per cessione del credito e sconto in fattura.

A partire dal 1° gennaio 2025, inoltre, banche e altri soggetti ammessi non potranno procedere alla compensazione dei crediti da bonus edilizi per mezzo di contributi previdenziali, assistenziali o assicurativi.

Le altre modifiche approvate in Senato

Approfondendo gli emendamenti accolti si evidenzia il via libera alla proroga di alcune scadenze (vedi anche l’articolo sull’emendamento relativo al Piano Transizone 5.0).

Il decreto legge, ad esempio, prevede una sospensione nell’uso del credito d’imposta per coloro che hanno debiti erariali sopra i 10.000 euro con un ritardo sui pagamenti di oltre 30 giorni; soglia che passa a 90 giorni con le modifiche approvate in Senato.

Inoltre, via libera a proroghe di tre mesi sulle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate per chi si avvale del “riversamento spontaneo” del credito d’imposta su investimenti in ricerca e sviluppo, come previsto all’articolo 3 del DL 23 dicembre 2013, n. 145.

Ancora, il plafond da 400 milioni di euro originariamente destinato dal Superbonus alle aree del sisma 2009 e 2016; tale fondo, come emendato ieri, sarà applicato alle domande presentate dopo il 31 marzo 2024, mentre nella versione iniziale il tetto di spesa operava anche in relazione alle pratiche presentate nel primo trimestre dell’anno.

Infine, accolto un emendamento del relatore che dà un’interpretazione sull’istituto del “contraddittorio preventivo” in caso di impugnazione dei contribuenti dinanzi la Giustizia tributaria per atti dell’Amministrazione finanziaria.

L’iter in Parlamento e i dati Enea sul Superbonus

Il Ddl n. 1092 è all’ordine del giorno dell’aula di Palazzo Madama oggi, 15 maggio, per poi essere trasmesso in seconda lettura alla Camera dove si prevede un esame rapido e probabilmente senza ulteriori modifiche al testo, considerando che la conversione del DL 39/2024 deve concludersi entro il prossimo 28 maggio.

L’Enea, intanto, ha pubblicato una serie di dati sugli oneri per lo Stato connessi al Superbonus, saliti a un totale di 122,6 miliardi di euro al 30 aprile di quest’anno. In termini di nuovi cantieri si registra una forte contrazione passando dalle circa 13.000 aperture di marzo ai 1.063 si aprile.

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