Auto elettrica, dall’8 luglio via alle domande per il bonus colonnine

Partono i contributi per l'acquisto e installazione di punti di ricarica in abitazioni private o parti comuni di condomìni. Intanto giugno segna un boom di vendite di veicoli elettrici, grazie agli incentivi.

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Dalla prossima settimana partiranno le domande per il bonus colonnine domestiche, mentre il mercato italiano delle auto elettriche a giugno fa registrare un vero e proprio boom di immatricolazioni.

Dalle ore 12.00 dell’8 luglio, infatti, si potranno inviare le richieste per accedere agli incentivi destinati all’acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, da parte di persone fisiche e condomìni, per interventi effettuati a partire dal 1° gennaio 2024.

Il bonus, promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e gestito da Invitalia, prevede una dotazione finanziaria da 20 milioni di euro per il 2024 (erano 40 milioni nel 2023).

È un contributo in conto capitale che copre l’80% del prezzo di acquisto e installazione delle colonnine/wallbox.

Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e di 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.

La domanda potrà essere presentata online attraverso l’apposita piattaforma informatica.

La svolta di giugno nel mercato auto

Venendo al mercato italiano delle auto elettriche, l’arrivo dell’Ecobonus ha sbloccato le immatricolazioni nel mese di giugno, che ha fatto segnare una forte crescita. Nel mese appena trascorso, secondo dati riportati da Motus-E, sono state immatricolate 13.285 nuove vetture full electric (+115,8% rispetto allo stesso mese del 2023), con una quota di mercato in crescita fino all’8,3% (dal 4,4% del giugno 2023).

In questo primo semestre sono 34.709 le vetture elettriche registrate in Italia, in aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una market share pari al 3,9% (in linea con i primi sei mesi dell’anno scorso). Al 30 giugno il parco circolante elettrico italiano si attesta a 251.023 auto.

Il 3 giugno, primo giorno utile per la fruizione degli incentivi Ecobonus, si verificò un vero e proprio “click day”: in 9 ore andarono polverizzati tutti i fondi destinati alle auto della fascia 0-20 g/km di CO2.

Nel momento in cui scriviamo, sulla piattaforma Ecobonus del Mimit sono rimasti 96,3 milioni per i veicoli in fascia 21-60 g/km di CO2 (ibride plug-in) e 149,5 milioni per quelli in fascia 61-135 g/km di CO2 (mild e full hybrid, benzina, diesel, Gpl e metano).

Se per queste ultime due categorie quindi il mercato resterà “stimolato” dai fondi ancora disponibili, ci si chiede cosa animerà l’immatricolazione dei veicoli elettrici nei mesi che ancora restano fino alla fine dell’anno.

“Questi primi dati mostrano come molti italiani siano pronti per il passaggio all’elettrico e che lo stallo sulle immatricolazioni dei mesi scorsi era legato all’attesa degli incentivi”, osserva il presidente di Motus-E, Fabio Pressi. “L’effetto degli ordini realizzati con il nuovo Ecobonus si dispiegherà a pieno con le consegne dei prossimi mesi – prosegue – ma per l’intero anno ormai non possiamo aspettarci risultati troppo dissimili dal 2023 in termini di immatricolazioni full electric”.

Il successo degli incentivi dimostra come l’Italia possa recuperare terreno rispetto agli altri big europei. A maggio, Francia, Germania e Regno Unito hanno registrato rispettivamente una market share delle vetture a batteria pari al 17%, al 12,6% e al 17,6%.

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