American Climate Corps, cos’è il programma Usa per l’occupazione verde

Ispirata ai Climate Conservation Corps di Roosevelt, l'iniziativa coinvolgerà fino a 50mila giovani l'anno, da formare e occupare in rinnovabili e sostenibilità.

ADV
image_pdfimage_print

Assomiglia a una sorta di servizio civile italiano, ma dedicato interamente ai lavori nel campo delle rinnovabili o della conservazione del territorio.

Lo scorso martedì 18 giugno l’amministrazione Biden ha fatto prestare giuramento ai primi membri dell’American Climate Corps (Acc), un programma che prevede di inserire entro un anno fino a 20mila giovani in posti di lavoro “green” sovvenzionati dal governo centrale.

Le candidature spaziano molto: alcuni lavoreranno sulla “sicurezza alimentare” o sul “risparmio energetico nelle città”, altri si occuperanno dell’installazione di impianti solari “e altri impianti rinnovabili” o del “sostegno allo sviluppo economico delle comunità in transizione energetica”.

Entro la fine di giugno l’Acc prevede l’assunzione di 9mila persone. Tutte dovranno passare per una cerimonia virtuale allestita dalla Casa Bianca, nella quale giureranno di lavorare “a nome della nostra nazione e del pianeta, della sua gente e di tutte le sue specie, per un futuro migliore”.

Le iscrizioni sono state aperte ad aprile, con assunzioni promesse in tutto il Paese in diverse iniziative statali e federali. La maggior parte delle posizioni attuali sono gestite da enti statali o no-profit, come il Montana Conservation Corps o il Great Basin Institute, molti dei quali lavorano in collaborazione con agenzie federali.

Nel New Mexico, ad esempio, i membri dell’Ecological Monitoring Crew di Conservation Legacy aiuteranno il Bureau of Land Management a raccogliere dati sul suolo e sulla vegetazione. In Oregon, i giovani entreranno a far parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, lavorando nella lotta agli incendi, nell’efficientamento per la riduzione del carburante agricolo e nella gestione delle foreste nazionali.

Si tratta di posti temporanei, che vanno da pochi mesi a circa un anno. Chi vi partecipa percepirà da 11 a 20 dollari l’ora a seconda della località, si apprende leggendo gli annunci sul sito web del Climate Corps. Al momento in cui scriviamo sono aperte 313 posizioni.

Inoltre, tutti i lavori dalle agenzie federali in collaborazione con l’Acc devono rispettare i criteri delll’iniziativa “Justice 40”, che impone di destinare il 40% degli investimenti federali alle “comunità svantaggiate” americane.

L’amministrazione Biden ha richiesto 8,04 miliardi di dollari del bilancio federale per il 2025 per espandere ulteriormente l’Acc, e ha messo in conto la stessa somma per finanziare l’assunzione di 50mila nuovi membri ogni anno fino al 2031.

Il programma, che Biden ha annunciato pochi giorni dopo il suo insediamento nel 2021, è una versione moderna del “Climate Conservation Corps”, il progetto di Roosevelt dell’era del New Deal che ha creato circa 3 milioni di posti di lavoro impiegando i numerosi disoccupati del Paese in progetti ambientali come il controllo dell’erosione del suolo e la piantumazione di alberi.

In questo caso, oltre a rappresentare per molti la prima esperienza lavorativa o di introduzione a un settore specifico, l’iniziativa potrebbe rivelarsi utile in chiave strategica, fornendo ai giovani le competenze di base per diventare futuri lavoratori nei cosiddetti “green jobs”, destinati ad espandersi nei prossimi anni di transizione energetica.

La formazione in questo ambito resta un problema da affrontare quanto prima, come ha di recente ricordato in un position paper la Renewable Energy Skills Partnership (Resp), composta da associazioni delle rinnovabili e installatori di tecnologie green europei.

Un altro vantaggio dell’adesione al programma consiste nel contrastare la crescente ansia climatica diffusa nel Paese e non solo. Secondo un sondaggio condotto a maggio dal think tank “Data for Progress”, quasi 3 elettori su 4 (74%) sono preoccupati che le generazioni future saranno più colpite dai cambiamenti climatici futuri, un tema molto sentito nella popolazione al di sotto dei 45 anni.

Un punto da non trascurare nel lancio dell’iniziativa sono infine le prossime elezioni presidenziali, in cui Biden ambisce a conquistare proprio il voto dei giovani elettori, che lo hanno sostenuto nell’ultima tornata elettorale ma potrebbero virare verso Trump a novembre.

L’ultimo sondaggio del New York Times vede Biden con solo 2 punti di vantaggio sul suo avversario tra i cittadini con età compresa tra i 18 e i 29 anni. Una recente analisi della Quinnipiac University testimonia il sorpasso del repubblicano nella fascia 18-34. Per fare un confronto, l’attuale presidente vinse il voto dei giovani (18-29 anni) con 24 punti percentuali nel 2020, e prima di lui Hillary Clinton nel 2016 superò il suo avversario di 19 punti.

ADV
×
0
    0
    Carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna agli abbonamenti