Il fotovoltaico guarda con ottimismo al 2014

L'ultimo trimestre 2013 è da record e il 2014 si annuncia un ottimo anno per il mercato mondiale del fotovoltaico: crisi da sovrapproduzione ormai superata e domanda che si impenna, aumentando del 30% e arrivando a 49 GW in un anno. A trainare Cina, Giappone e Usa, ma ci sarà crescita anche in Europa e in Italia, prevede NPD Solarbuzz.

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Il 2014 si annuncia un ottimo anno per il mercato mondiale del fotovoltaico: crisi da sovrapproduzione ormai superata e domanda che si impenna, grazie soprattutto al mercato cinese, a quello giapponese e a quello americano. L’ultimo report trimestrale di NPD Solarbuzz infatti prevede che nell’anno che sta per iniziare si installino ben 49 GW di nuova potenza fotovoltaica: un nuovo record e una crescita di oltre il 30% dai circa 36 GW installati nel 2013 (vedi grafico sotto).

L’ultimo trimestre dell’anno in conclusione ha visto 12 GW installati, un volume senza precedenti, e si stima che da ottobre 2013 a marzo 2014 si realizzino impianti per 22 GW. In 6 mesi fanno 120 MW al giorno. Per dare un’idea delle cifre in gioco, in 2 trimestri si installerà più di quanto si è installato dal 2005 al 2009, gli anni del primo boom del FV in Europa.

E con la domanda in crescita è ormai superata anche la crisi da sovrapproduzione che tante vittime ha fatto nell’industria mondiale del FV: per i produttori tier-1, NPD prevede tassi di utilizzazione della capacità produttiva del 90%. Quanto ai prezzi, il calo continua ma a ritmi più sostenibili e accompagnato da un calo dei costi di produzione. Per il cristallino si prevede che per fine 2014 i costi sostenuti dai produttori cinesi scendano sotto ai 50 centesimi di dollaro a watt, con relativa crescita dei margini operativi, che potrebbe portare a tornare ad investire in nuova capacità produttiva.

“L’industria del solare fotovoltaico è arrivata ad un punto di svolta, con la domanda che batte nuovi record ad ogni trimestre – commenta il vice presidente di Solarbuzz Finlay Colville – questa crescita è guidata da produttori e sviluppatori di progetti che sono tornati in attivo durante il 2013 e che hanno stabilito reti di vendita e marketing molto efficienti”.

A spingere la domanda, come anticipato sono Cina, Giappone e Usa, mercati che pesano per due terzi dei moduli installati nel quarto trimestre 2013 (abbiamo parlato di recente qui del boom del mercato statunitense). Ma anche nella vecchia Europa il solare non si ferma: gli stessi analisti di NPD Solarbuzz a novembre hanno previsto che la domanda fotovoltaica europea nel 2014 si riprenderà, stabilizzandosi sui 2,5 GW per trimestre. A trainare anche un ritorno alla crescita dell’Italia, grazie a impianti destinati all’autoconsumo, con scambio sul posto e detrazioni fiscali o anche senza alcuna forma di incentivo.

Buona è la prospettiva anche su un orizzonte leggermente più lungo. Secondo un’altra società di consulenza, Navigant Research, nel giro di 6 anni il mercato mondiale del FV raddoppierà arrivando a 73,4 GW all’anno entro il 2020. Già al 2017 si prevede che l’elettricità prodotta con il sole sarà competitiva con quella della rete, senza incentivi, in quasi tutti i mercati. Per i prossimi 6 anni  Navigant Research prevede che la riduzione dei prezzi si attesti su un range del 3-8% annuo, un calo significativo, seppur distante distante dai ‘crolli’ vissuti negli ultimi anni, in cui si è visto il prezzo dei moduli passare dai circa 4 $/W del 2006 a a meno di 1 $/W nel 2012. Nel 2020 il prezzo chiavi in mano degli impianti andrà probabilmente dagli 1,50 ai 2,19 $/W. Con questi valori il fotovoltaico sarà in grid parity praticamente ovunque, tranne che in qualche mercato con prezzi retail dell’elettricità particolarmente bassi.

Insomma, il mondo del fotovoltaico ha buoni motivi per guardare con ottimismo al futuro e a questo 2014 che si avvicina.

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