Online lo Speciale “Fotovoltaico e autoconsumo: tecniche e strategie”

QualEnergia.it pubblica lo Speciale "Fotovoltaico e autoconsumo: tecniche e strategie", a cura dell'ing. Francesco Groppi. Come incrementare la quota di energia autoconsumata, riducendo quindi le quantità scambiate o cedute alla rete, grazie all’adozione di opportuni sistemi di accumulo energetico e una gestione intelligente dei carichi elettrici.

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QualEnergia.it pubblica lo Speciale tecnico “Fotovoltaico e autoconsumo: tecniche e strategie, a cura dell’ingegner Francesco Groppi. Qui un’introduzione dell’autore.

Ormai c’è un pressoché definitivo abbandono dei meccanismi di incentivazione del fotovoltaico basati sulla remunerazione dell’energia prodotta, ma la produzione fotovoltaica rimane ancora competitiva se confrontata con i prezzi di acquisto dell’energia dalla rete.

È però sempre più evidente che l’autoconsumo dell’energia prodotta con il fotovoltaico consente di ottenere una maggiore remunerazione dell’investimento per via del notevole differenziale esistente, almeno in Italia, tra il prezzo dell’energia acquistata e il riconoscimento economico dell’energia ceduta alla rete, anche nelle ore di alto carico. Le tecniche e le strategie per ottenere alti livelli di autoconsumo sono l’oggetto dello Speciale tecnico di Qualenergia.it.

L’adozione di sistemi di accumulo può comportare inoltre degli ulteriori vantaggi, principalmente legati ad una maggiore autosufficienza energetica e alla possibilità di fronteggiare periodi di black-out più o meno lunghi. La scelta riguarda il tipo di accumulo, se siano cioè preferibili le classiche batterie al piombo-acido o non sia invece meglio puntare sulle più compatte, leggere e performanti, anche se più costose, batterie agli ioni di litio.

Inoltre, la possibilità di incrementare la quota di energia autoconsumata ricorrendo a una gestione intelligente dei carichi rappresenta senza dubbio un’opportunità che, con un costo contenuto, permette di valorizzare significativamente l’effetto dell’accumulo. Il panorama tecnologico è tuttavia in evoluzione, in quanto è ancora scarsa la diffusione degli elettrodomestici bianchi in grado di dialogare col mondo esterno, ma è abbastanza evidente che non passerà molto tempo prima che anche questi comincino a risentire della tendenza attuale a connettere in rete tutti i vari oggetti che ci circondano.

La percentuale di energia autoconsumata, rispetto al totale prodotto, dipende ovviamente da molti fattori, alcuni dei quali non noti, primo fra tutti il profilo di carico dell’utenza. In linea di massima però, considerando un’utenza domestica media, per mezzo dell’accumulo è possibile portare l’energia autoconsumata anche a livelli del 60-70%, mentre se si aggiunge la gestione dei carichi tale valore tende a salire ulteriormente fino a tendere al completo autoconsumo nei casi più favorevoli.

Va però osservato che il principale fattore che contribuisce ad abbassare la media è spesso rappresentato dall’energia prodotta in estate nei periodi di ferie e festivi. In questi casi si è spesso in presenza di un surplus di energia che non trova utilizzo nei normali carichi domestici. Può quindi risultare illusorio cercare di raggiungere a tutti i costi il 100% di autoconsumo quando gli effettivi consumi energetici non lo consentono.

Nei casi in cui la produzione dovesse risultare comunque eccedente, conviene cedere alla rete il surplus energetico piuttosto che ricorrere ad impieghi fittizi che sfruttano poco e male (quando lo fanno) l’energia elettrica. Si consideri infatti che uno dei benefici effetti indotti dalla diffusione degli impianti fotovoltaici è stato quello di rendere gli utenti più consapevoli dei propri consumi elettrici. Questi utenti, proprio perché portati a dare maggiore valore all’energia elettrica, hanno spesso adottato comportamenti più virtuosi razionalizzando i propri consumi e utilizzando apparecchi di classe energetica elevata.

Questa tendenza deve essere incoraggiata anche in presenza di impianti che permettono di incrementare l’autoconsumo e quindi si può sicuramente affermare che a un maggiore autoconsumo non devono corrispondere maggiori consumi. E’ invece importante sfruttare tutte le opportunità che la tecnologia ci offre per impiegare al meglio le preziose risorse energetiche di cui disponiamo, prima fra tutte quella solare fotovoltaica.

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CopertinaCredit Photo: SMA Italia

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