Addio quinto conto energia, toccata quota 6,7 miliardi

Il Gestore dei Servizi energetici ha comunicato che il contatore fotovoltaico presente sul sito dell'ente ha raggiunto la soglia del di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6,7 miliardi di euro. Già arrivata anche la relativa delibera dell’Autorità per l’Energia. Ecco cosa accadrà ora per accedere alle ultimissime tariffe incentivanti.

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Il GSE ha comunicato che il contatore fotovoltaico presente sul sito dell’ente ha raggiunto il valore di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6, 7 miliardi di euro.

Gli impianti che alla data odierna hanno presentato la richiesta d’incentivazione sono 531.242, per una potenza complessiva pari a 18.217 MW. Di questi impianti, 4.779, per una potenza complessiva di 1.136 MW e un costo indicativo annuo di 94 milioni di euro, sono iscritti nei Registri in posizione utile ma non ancora entrati in esercizio.

In pratica il quinto conto “cessa di applicarsi decorsi trenta giorni solari dalla data di raggiungimento del costo indicativo cumulato annuo di 6,7 miliardi di euro individuato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas sulla base degli elementi forniti dal GSE, con le modalità di cui al comma 2, articolo 1 del Decreto”, ossia con una delibera che è già stata prontissimamente emessa dall’Aeeg (vedi qui).

Raggiunta la soglia, pertanto, manterranno il diritto ad essere valutate queste richieste di incentivazione:

1) agli impianti non soggetti all’obbligo dell’iscrizione al Registro, che entrano in esercizio anche successivamente alla data di raggiungimento del limite, purché le richieste pervengano entro 30 giorni solari dalla data di accertamento del raggiungimento dei 6,7 miliardi di euro;
2) agli impianti iscritti in posizione utile nei registri, non decaduti.

Il GSE ha precisato inoltre che le richieste di incentivo inviate al GSE oltre il predetto termine, o avvalendosi di canali di comunicazione diversi dal portale informatico predisposto allo scopo, saranno ritenute improcedibili ai fini dell’ammissione agli incentivi.

Per quanto riguarda impianti costruiti su edifici e su aree delle amministrazioni pubbliche, è possibile usufruire degli incentivi del IV CE fino al 30 giugno 2013, se l’impianto, che deve aver già chiesto e ottenuto l’autorizzazione, è sottoposto a procedure di valutazione di impatto ambientale. Per quest’ultima tipologia di impianti, qualora l’autorizzazione sia rilasciata successivamente al 31 marzo 2013, al fine di consentire l’allaccio alla rete dei medesimi, il termine di entrata in esercizio è prorogato al 30 ottobre 2013. Tuttavia anche in questo caso di proroga resta fermo, ai fini dell’invio delle richieste di incentivazione, il limite del costo cumulato degli incentivi di 6,7 miliardi di euro l’anno (vedi GSE).

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