SEN, le Regioni contro l’esclusiva competenza statale nel campo dell’energia

  • 7 Dicembre 2012

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Anche le Regioni esprimono il loro parere sulla Strategia Energetica Nazionale, punto all’ordine del giorno nella Conferenza Unificata del 6 dicembre. La principale critica: la riforma del Titolo V della Costituzione che riporterebbe l’energia sotto la competenza statale.

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Anche le Regioni esprimono il loro parere sulla Strategia Energetica Nazionale (SEN). Era un punto all’ordine del giorno nella Conferenza Unificata del 6 dicembre, oltre a quello sul decreto rinnovabili termiche.

Il documento è stato consegnato al Governo dal presidente della Basilicata Vito De Filippo. La principale critica è sulla riforma del Titolo V della Costituzione che riporterebbe l’energia sotto la competenza statale.

Si legge: “La nuova formulazione comporterebbe una limitazione dell’intervento regionale nelle decisioni che riguardano gli insediamenti di infrastrutture fortemente impattanti sul territorio”. Ma piuttosto, spiegano le Regioni, andrebbero introdotte “forme di ampia e trasparente concertazione preventiva” con i territori interessati, “allo scopo di semplificare e rendere più rapidi i percorsi autorizzativi”. In definitiva le Regioni bocciano la previsione contenuta nella SEN di un’autorizzazione unica ambientale a livello statale. Per le Regione sarebbe meglio semplificare i ruoli nel settore energetico senza scomodare la Costituzione.

Critiche anche sulla questione delle esplorazioni di gas e petrolio nel nostro territorio, uno dei punti chiave della SEN.

Parere delle Regioni sulla SEN (pdf)

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