Le rinnovabili e quella curva dei costi in rapida discesa

Già da qualche anno, laddove non c'è la rete elettrica, le rinnovabili sono spesso molto più convenienti delle alternative fossili, ma ora le energie pulite in molti casi diventano anche l'opzione meno costosa quando si deve installare nuova potenza per alimentare la rete. L'utimo report di IRENA sul costo dell'energia da rinnovabili.

ADV
image_pdfimage_print

Da qualche anno, in situazioni di off-grid, dove cioè non ci si può attaccare alla rete elettrica, le rinnovabili sono spesso molto più convenienti delle alternative fossili. Ma ora le energie pulite in molti casi sono anche l’opzione meno costosa laddove si debba installare nuova potenza per alimentare la rete.

A sottolinearlo l’utimo report di IRENA, l’agenzia intergovernativa internazionale per le energie rinnovabili, dedicato all’andamento dei costi dell’energia pulita (vedi allegati). Una conferma dell’assunto fondamentale che ci fa credere nell’inevitabilità di una transizione energetica low-carbon: al contrario di quel che accade per le fonti fossili, il costo dell’energia da rinnovabili, con l’aumentare della diffusione di queste fonti e le evoluzioni tecnologiche, continuerà a scendere.

Le energie rinnovabili, specie quelle più giovani come eolico e fotovoltaico, hanno infatti una curva d’apprendimento molto ripida: per il FV per esempio si stima che a ogni raddoppio della potenza installata il prezzo del kWh prodotto scenda del 22%. Nel 2011, come sappiamo, le rinnovabili hanno rappresentato la metà di tutta la nuova potenza elettrica installata al mondo, con 41 GW di eolico, 28 di fotovoltaico, 25 di idro, 6 di biomasse, 0,5 di solare a concentrazione e 0,1 di geotermia.

E i risultati in termini calo dei costi si vedono: in molti siti per esempio l’eolico può già vantare costi del kWh prodotto sul ciclo di vita (LCOE) ben al di sotto di quelli delle fonti fossili: nelle situazioni più fortunate si arriva a 0,04 $/kWh. Va premesso che i costi LCOE riportati dal report, espressi in range, sono rilevati in forma statistica ma sappiamo che nella pratica ogni installazione ha costi diversi che dipendono da una combinazione di fattori che comprendono, oltre al costo delle tecnologie, la disponibilità di risorse (come sole, vento o biomassa locale a buon mercato), il costo del denaro (ipotizzato al 10% nei calcoli IRENA) e i costi amministrativi. Gli autori stessi poi mettono in evidenza come la ricerca sui costi delle rinnovabili vada approfondita e continuamente aggiornata. Ciononostante i valori e i trend  presentati nel report sono molto interessanti (si veda grafico sotto, cliccare per ingrandire).

Oltre all’idroelettrico, che è la rinnovabile più economica (con un LCOE che in media si aggira sugli 0,04 $/kWh e arriva in certi casi a 0,02) e anche quella con una minore tendenza al calo dei prezzi, la fonte pulita più competitiva è l’eolico, che in certe situazione produce a 0,04 $/kWh. Un costo che permette a questa tecnologia di battere il gas anche laddove questo costa meno, come negli Usa del boom dello shale gas. In generale l’eolico (dati 2010) si muove in un range di 0,06-0,14 $/kWh. Dopo alcuni anni di stallo, si legge nel report, i prezzi delle turbine – molto più bassi su mercati come quello cinese rispetto a quelli occidentali – hanno ricominciato a diminuire e così sarà nei prossimi anni.

Anche le biomasse in particolari situazioni possono già reggere alla pari il confronto con le fossili: gli impianti più efficienti arrivano a un LCOE di 0,06 $/kWh, ma anche qui molto dipende dalle situazioni particolari, dal tipo di impianto e dalla biomassa usata. 

La fonte con la curva di apprendimento più ripida è però il fotovoltaico: i prezzi dei moduli sono scesi di oltre il 60% negli ultimi due anni e il costo dell’elettricità prodotta con il sole scende velocemente al punto che – a quel che ci risulta – al momento si stanno installando grandi impianti con LCOE più basso di quello indicato nel report come il limite inferiore del range, cioè 0,16 $/kWh (circa 12 centesimi di euro).

Buone le prospettive anche per il solare a concentrazione: per i sistemi a torre si parla di un range LCOE di 17-29 $/kWh, per i sistemi a parabola lineare 20-36 $ kWh.

La sintesi del report (pdf)

ADV
×