Brutte notizie sul quinto conto energia fotovoltaico?

Niente proroga nell'entrata in vigore e niente innalzamento della soglia per il registro. Voci poco confortanti sul decreto per il quinto conto energia fotovoltaico, la cui versione finale dovrebbe essere imminente.

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Ultimi giorni di suspance per il quinto conto energia fotovoltaico, ed ecco che arrivano le indiscrezioni. Notizie che – se confermate – non sarebbero buone per il settore: sembrerebbe infatti che buona parte delle richieste “imprescindibili” poste dalle Regioni come condizione per il parere favorevole al decreto (Qualenergia.it, Come dovrebbe essere il quinto conto energia fotovoltaico) siano disattese.

Le voci di corridoio a riguardo erano arrivate anche a Qualenergia.it nei giorni scorsi, ma avevamo deciso di non darvi peso, in attesa della versione finale del decreto, che dovrebbe essere resa nota molto presto (venerdì si parlava di “primi giorni” di questa settimana). Ieri invece sul Il sole 24 ore è apparso un articolo in cui si spiega come starebbe prendendo forma il decreto.

Sembra non si voglia accogliere la richiesta che il nuovo conto energia entri in vigore solo dopo il 1° ottobre. Scatterebbe così, come da versione iniziale del decreto, a trenta giorni dal raggiungimento della soglia di spesa di 6 miliardi: se come indicano alcune previsioni (Qualenergia.it, Quinto conto energia fotovoltaico: è conto alla rovescia) questa arrivasse a fine luglio – primi di agosto, potrebbe partire dagli ultimi giorni di agosto o dai primi di settembre.

Anche l’altra richiesta chiave delle Regioni, innalzare la soglia di potenza oltre la quale è obbligatorio iscriversi al registro dai 12 kW proposti dai ministeri a 100 kW, sembra destinata a non venire accolta. Il Governo studia un ammorbidimento, ma solo per alcune tipologie: soglie di potenza più alte (50 kilowatt) saranno concesse per esempio per gli impianti a concentrazione, o ai pannelli solari che sostituiscono le coperture di amianto.

Qualche spiraglio invece sembra ci sia sull’innalzamento del tetto di spesa: ai 500 milioni di euro aggiuntivi previsti nell’ultima bozza governativa sembra verranno aggiunti probabilmente altri 500 milioni, ma da ripartire tra il fotovoltaico e le altre rinnovabili elettriche.

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