Raccolta firme per l’abolizione dei sussidi alle fonti fossili

  • 13 Giugno 2012

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Le fonti fossili ricevono finanziamenti pubblici sei volte superiori a quelli delle rinnovabili, Italian Climate Network e 350.org lanciano una campagna internazionale di raccolta firme per abolirli.

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In vista di Rio +20, Italian Climate Network e 350.org lanciano la campagna internazionale di raccolta firme per l’abolizione dei sussidi alle fonti energetiche fossili: petrolio, carbone, gas, sabbie bituminose.

Il format da compilare per dare la propria adesione è on line a questo indirizzo. Sul sito americano di 350.org dopo una settimana avevano già sottoscritto la petizione 220.000 persone.

“I sussidi – speigano le due ONG – rappresentano la prova più schiacciante della fortissima azione di lobby dell’industria petrolifera sulle decisioni dei Governi in termini di politica energetica: attualmente, le fonti fossili ricevono a livello globale aiuti pubblici 6 volte superiori a quelli ottenuti dalle rinnovabili (Fonte dati: IEA, International Energy Agency, in pdf ). I sussidi alle fonti fossili, e la loro auspicabile eliminazione per fronteggiare la crisi climatica a favore delle rinnovabili, sono citati anche all’interno del testo negoziale del summit di Rio +20 sullo sviluppo sostenibile (20-22 giugno prossimi). I Grandi del Pianeta ne parlano infatti dal G20 di Pittsburgh, senza risultati apprezzabili”.

Per quanto riguarda il nostro Paese, il 6 giugno scorso il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha dichiarato: “In Italia abbiamo incentivi importanti sui combustibili fossili, il gpl è incentivato, il gasolio per il trasporto merci è incentivato e così il gasolio per l’agricoltura. Bisognerebbe ricordarselo quando si parla di incentivi alle rinnovabili”.

(dal comunicato stampa di Italian Climate Network)

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