Quinto conto energia e decreto rinnovabili, presentati i testi

Presentati il quinto conto energia per il fotovoltaico e il decreto per le altre rinnovabili elettriche. Il primo entrerà in vigore al raggiungimento del tetto di spesa di 6 miliardi, il secondo a gennaio 2013. Per Clini e Passera “il nuovo regime pone le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili".

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“Raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese e tale da ridurre l’impatto sulle bollette di cittadini e imprese”. Queste – secondo la nota stampa ufficiale –  le priorità dei due schemi di decreti ministeriali varati oggi dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, di concerto con i titolari dell’Ambiente Corrado Clini e dell’Agricoltura Mario Catania, ora all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Stato-Regioni – che definiscono i nuovi incentivi per il fotovoltaico (Quinto Conto Energia) e per le altre rinnovabili elettriche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).

Il nuovo regime, si legge in una nota del ministero dello Sviluppo Economico, “pone le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili, allineando gli incentivi ai livelli europei e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato (diminuiti radicalmente nel corso degli ultimi anni). Vengono favorite le tecnologie con maggior ricaduta sulla filiera economico-produttiva nazionale e ad alto contenuto innovativo, introducendo inoltre meccanismi per evitare distorsioni a livello territoriale e conflitti con altre filiere produttive nazionali, in particolare con quella alimentare”.

Il sistema, come già previsto dalla precedente normativa, entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1 gennaio 2013 per le altre fonti. Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola (sono invece esclusi dai registri i micro impianti).

Scopo del Governo, spiega il comunicato ministeriale, è programmare una crescita dell’energia rinnovabile più equilibrata che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico), consenta di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica.

A breve maggiori dettagli sui contenuti su Qualenergia.it, presente alla conferenza stampa di presentazione ancora in corso finchè scriviamo.

“Con i due decreti firmati oggi – hanno dichiarato i tre ministri – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L’energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno importante alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilità economica e quella ambientale sono i due cardini su cui il Governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione”.

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