Cipe, via libera a opere per 5,5 miliardi, incluse trasporti e edilizia scolastica

  • 23 Gennaio 2012

Sbloccati fondi per nuove infrastrutture e apertura di nuovi cantieri, contrasto del rischio idro-geologico, rilancio dei piani per l'edilizia abitativa, scolastica e universitaria, rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione.

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Il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nel corso della seduta del 20 gennaio ha assunto importanti decisioni sul fronte della riqualificazione e dell’accelerazione della spesa di quattro settori-chiave per lo sviluppo del Paese, specialmente per il Mezzogiorno: realizzazione di nuove infrastrutture e apertura di nuovi cantieri, contrasto del rischio idro-geologico, rilancio dei piani per l’edilizia abitativa, scolastica ed universitaria, rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione.


Per il settore energia, efficienza energetica e mobilità segnaliamo le principali decisioni del Cipe:



  • Nuove reti ferroviarie e infrastrutturali. Il Cipe ha espresso parere positivo sullo schema di aggiornamento del contratto di programma Rete Ferroviaria Italiana 2010-11, intervenendo su pregresse riduzioni di risorse e allocando fondi aggiuntivi netti pari a 3,9 miliardi di euro. Recepiti tutti gli interventi inseriti nel Piano di Azione Coesione, tra cui gli assi ferroviari “Napoli-Bari-Lecce/Taranto” (790 milioni di euro), “Salerno-Reggio Calabria” (240 milioni), “Potenza-Foggia” (200 milioni).

  • Sbloccati 15 milioni di euro per la compensazione dei territori che ospitano centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare.

  • Sbloccati 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Questa somma prevede il trasferimento di 456 milioni destinati a specifici interventi di messa in sicurezza delle scuole di tutto il territorio nazionale (due terzi al Sud) così come definito nel Programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche strutturali, negli edifici scolastici, già approvato in seno al tavolo tecnico istituito presso la Conferenza Stato-Regioni. Infine, fino a 100 milioni serviranno per la costruzione di nuovi plessi. In questo caso sarà possibile edificare strutture che siano all’avanguardia in termini di efficientamento e consumo energetico, e che possano assolvere, oltre alla funzione educativa, anche a quella di centri di aggregazione per i cittadini, in un’ottica della scuola come centro civico cittadino.

 

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