Siemens chiude con il nucleare

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Clamoroso annuncio del Ceo del gigante tedesco: quello dell'atomo per Siemens è “un capitolo chiuso”. L'azienda continuerà invece a investire nelle energie rinnovabili.

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Sembra che la tedesca Siemens ne abbia avuto abbastanza dell’atomo. Come ricordiamo la costruzione assieme ad Areva del terzo reattore di Olkiluoto in Finlandia si era rivelata una sorta di maledizione, che ha portato Siemens a rompere l’alleanza con la francese, che ha dovuto risarcire per quasi un miliardo di dollari.


Ieri il CEO di Siemems, Peter Löscher, ha annunciato che l’azienda non realizzerà nemmeno la prevista joint venture con la russa Rosatom con cui voleva diventare il leader di mercato del nucleare.


In un’intervista pubblicata ieri da Der Spiegel, Löscher, ha indicato che Siemens potrebbe fornire al settore ancora componenti come le turbine a vapore, che vengono impiegate anche nelle centrali elettriche tradizionali, ma che per Siemens il nucleare è “un capitolo è chiuso”. Il motivo sta nella “chiara presa di posizione della società e del mondo politico in Germania sull’uscita dal nucleare e dopo la catastrofe nucleare di Fukushima“.


Löscher sembra invece credere molto nella transizione verso le rinnovabili: la “rivoluzione energetica” in Germania, spiega, sarebbe il progetto del secolo e l’obiettivo di produrre entro il 2020 il 35% dell’energia con fonti rinnovabili è fattibile.

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