Firmato il quarto conto energia fotovoltaico

Firmato il decreto. L’articolo 7 è il compromesso raggiunto sui tempi di allaccio e acquisizione della tariffa. Per i grandi impianti fotovoltaici posto un limite di 12.460 MW entro il 2016 e un monte incentivi per 1,9 milioni di euro. Dubbi sul premio del 10% per chi installa componenti europei. Il DM definitivo da scaricare.

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Il compromesso è stato raggiunto, anche con piccole modifiche dell’ultima ora. Il decreto ministeriale sul quarto conto energia passa al vaglio del Consiglio dei Ministri ed è firmato dai due ministri competenti, dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, che in questi gironi si erano scontrati sulle modalità di assegnazione delle tariffe incentivanti (in basso il pdf del decreto ministeriale firmato).


Il compromesso raggiunto si concretizza nell’articolo 7 (Indennizzo nel caso di perdita del diritto a una determinata tariffa incentivante). La tariffe del nuovo conto energia saranno assegnate al momento dell’entrata in esercizio dell’impianto, ma, come recita l’articolo in questione, “Nei casi in cui il mancato rispetto, da parte del gestore di rete, dei tempi per il completamento della realizzazione della connessione e per l’attivazione della connessione, previsti dalla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas del 23 luglio 2008, ARG/elt 99/08 e il relativo Allegato A, comporti la perdita del diritto a una determinata tariffa incentivante, si applicano le misure di indennizzo previste e disciplinate dalla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas ARG/elt 181/10 e relativo Allegato A, e successive modifiche e integrazioni”.


Pertanto, entro 30 giorni dalla comunicazione del fine lavori, il gestore di rete, cioè la società elettrica, verifica la rispondenza di quanto dichiarato nella perizia asseverata e lo comunica al GSE.


Altra novità è il premio di 5 centesimi di euro per kWh in caso di impianti FV che vanno a sostituire coperture in eternit (articolo 14, comma 1-c) e un premio del 10% (articolo 14, comma 1-d) per gli impianti che hanno un costo di investimento, ad esclusione di quelli relativi al lavoro, che sia per non meno del 60% riconducibile ad una produzione realizzata all’interno dell’UE. Una valutazione, quest’ultima che riteniamo di difficile applicazione, oltre ad essere non giustificabile.


Confermata rispetto alla bozza di qualche giorno fa la definizione di piccoli impianti fotovoltaici. Sono quelli “realizzati su edifici che hanno una potenza non superiore a 1.000 kW, gli altri impianti fotovoltaici con potenza non superiore a 200 kW operanti in regime di scambio sul posto, nonché gli impianti fotovoltaici di potenza qualsiasi realizzati su edifici ed aree delle Amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n.165 del 2001“.  


Vediamo gli impegni finanziari e gli obiettivi indicativi di potenza definiti per i grandi impianti (ossia tutti quelli non definiti “piccoli”): per il periodo che va dal 1° giugno 2011 al 31 dicembre 2012 gli incentivi attesi sono pari a circa 580 milioni di € con una potenza installabile di 2.690 MW (valori più bassi rispetto alla bozza del 19 aprile).


Per gli anni dal 2013 al 2016, per gli impianti grandi e piccoli, il costo indicativo è di 1.361 milioni di €, per una potenza di 9.770 MW. Il superamento dei costi indicativi non limita l’accesso alle tariffe incentivanti, ma determina una riduzione aggiuntiva delle stesse per il periodo successivo (secondo quanto stabilito dall’allegato 5). Nel complesso, tra giugno 2011 e il 2016 l’impegno di incentivazione del settore è di circa 1.941 milioni di euro per un limite di potenza al livello di 12.460 MW.


Inoltre, i grandi impianti che entreranno in esercizio entro il 31 agosto 2011 accedono direttamente alle tariffe incentivanti, fatto salvo l’onere di comunicazione al GSE dell’avvenuta entrata in esercizio entro 15 giorni solari dalla stessa. Per gli anni 2011 e 2012 i soggetti responsabili dei grandi impianti devono richiedere al GSE l’iscrizione all’apposito registro informatico. Per l’anno 2011 le richieste di iscrizione al registro devono pervenire al GSE dal 20 maggio al 30 giugno 2011, salvo riapertura del registro.


Nel complesso il quarto conto energia punta ad un obiettivo indicativo di potenza installata cumulata a livello nazionale di circa 23.000 MW al 2016, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di euro.

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