Le proposte di ANEST per il sostegno al solare termodinamico

  • 20 Aprile 2011

Le indicazioni dell'associazione del solare termodinamico per una riforma degli incentivi presentate ieri nell'audizione alla Commissione Ambiente della Camera. Al 2020 è possibile installare da 3 a 5 GW di potenza.

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In occasione dell’audizione alla VIII Commissione “Ambiente, territorio e lavori pubblici” di ieri, Cesare Fera, presidente dell’Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica, ha presentato alcune proposte per sostenere lo sviluppo del solare termodinamico in Italia (in allegato il testo integrale).

Il solare termodinamico può offrire un contributo importante agli obiettivi dell’Unione europea 20-20-20. A fronte di un supporto adeguato delle istituzioni, infatti, si stima che nel 2020 la potenza installabile in Italia possa raggiungere tra i 3.000 e i 5.000 MW (tra termico ed elettrico), con un contributo importante e forse determinate al raggiungimento degli obiettivi del 17% dell’energia nazionale prodotta con rinnovabili. La tecnologia della concentrazione solare, detta ‘CSP’ – che consente di convertire la radiazione solare in energia termica attraverso un concentratore formato da superfici riflettenti che focalizzano i raggi solari su un ricevitore – in Italia dispone già di una filiera “integrata” che copre le diverse fasi della realizzazione di componenti ed impianti, accompagnata dalla creazione di nuova occupazione dedicata. Ma nella corsa mondiale alla tecnologia termodinamica, l’Italia potrà diventare uno dei leader solo se saprà sostenere losviluppo di un adeguato sistema industriale e della ricerca.

Per questo motivo, Anest ha esposto oggi le sue proposte alla Camera, sintetizzabili nei seguenti punti:
1) Miglioramento del decreto di incentivazione per impianti solari termodinamici attuale con:

  • estensione della scadenza degli incentivi dal 2012 al 2015 per permettere il completamento degli studi in corso sulle varie opzioni tecnologiche, la costruzione di prototipi, la realizzazione di investimenti in macchinari per la produzione dei componenti e realizzazione degli impianti.
  • eliminazione dell’obbligo di accumulo di energia termica, che costituisce una delle variabili più onerose nel processo di realizzazione di un impianto di CSP, se combinato con un altro sistema a fonte rinnovabile che garantisca la continuità nella produzione di energia elettrica e la possibilità di modulare l’erogazione di quella raccolta
  • dare 36 mesi di tempo per concludere gli impianti in realizzazione dopo il raggiungimento del limite previsto di superficie captante anche in considerazione della complessità degli iter autorizzativi.
  • previsione di tariffe incentivanti maggiori per sistemi di piccola taglia (al di sotto del MWe).
  • accesso all’incentivazione anche ai sistemi Dish-Stirling attualmente non coperti da nessun meccanismo premiante.
  • eliminazione della riduzione delle tariffe incentivanti per impianti ibridizzati con altre FER

2) Erogazione dei fondi per Industria 2015, il programma governativo volto finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’industria italiana, con l’obiettivo di contribuire all’innovazione tecnologica.

3) Introduzione di un meccanismo di incentivazione per la produzione di energia termica per usi civili e industriali.

Altre proposte:

  • introduzione di un sistema di incentivazione premiante per impianti di cogenerazione elettricità/calore-freddo al servizio di edifici industriali ed aree residenziali, con soglia massima (1 MWe).
  • incentivazione premiante per impianti a terra sospesi, che permettano la coltivazione del suolo sottostante.
  • revisione dell’incentivo sulla base della discesa dei costi industriali di produzione ogni quinquennio; eventuale ribasso tariffe ovviamente non retroattivo ma solo per i nuovi impianti che possono fruire della discesa dei costi industriali.
  • supporto governativo alle iniziative di promozione della tecnologia italiana in questo campo in paesi esteri, ad esempio in Marocco dove è attualmente in corso un bando per la realizzazione a Ouarzazate di una centrale elettrica CSP da 500 MW in un’area con radiazione DNI pari a 2.635 kWh/m2/anno su 2500 ha per un investimento complessivo pari a 9 miliardi di dollari.

(da comunicato Anest, in allegato il testo dell’audizione)

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